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 TERREMOTO NELL' AQUILANO

Premessa.  Dopo le ore 24 del 1 maggio, giorno in cui l'emergenza per i radioamatori è stata chiusa, Mimma ed io, ci siamo incontrati più volte con Giuseppe IK6DEN. Durante tali incontri abbiamo constatato che ognuno di noi ricorda perfettamente certi fatti mentre di altri ne ha un vago ricordo, inoltre ognuno di noi ha difficoltà a porli esattamente nella loro successione cronologica. Quanto segue è, da tale punto di vista, quanto di più preciso è emerso dalle nostre conversazioni.  
La Prefettura all'alba del giorno 06/04/2009
 Ore 3:32 del 06/04/2009
 Qualcosa mi butta giù dal letto, sento un rombo, il pavimento sussultare e Mimma che mi chiama, scatto in piedi e afferrando i pantaloni mi dirigo verso la porta sentendo tonfi sull' armadio. Nel corridoio, passando davanti alla cappelliera, afferro due giacche a vento, Mimma sta aprendo la porta d'ingresso e ..... tutto si ferma, tutto tace. Cosa sono 24 secondi ? Mimma ed io ci osserviamo. Siamo sani, in pigiama e scalzi. Mi sento stranamente calmo. Annuso per sentire se c'è gas, non sento nulla. Per scrupolo lascio la porta d'ingresso spalancata e osservo Greta (una fox terrier), scodinzola come sempre quando è vicina a noi. Dico a Mimma di rimanere sulla porta, accendo un pò di luci e controllo tutta la casa osservando bene il pavimento prima di ogni passo. Cucina, corridoio, bagno e locale stazione senza traccia di danni, camera da letto e soggiorno con diverse crepe e croste di pittura volate ovunque. I tonfi sentiti erano soprammobili, quadri e altri oggetti caduti o ribaltati anche dentro ai mobili. Indossiamo abiti pesanti, ma comodi, prendiamo coperte pesanti, giacche a vento, un apparato VHF, un'antenna j-pole e tutto quanto abbiamo già usato in esercitazioni per evento sismico. Portiamo tutto in macchina in giardino, sposto la macchina lontano dalla casa, ma vicino al cancello e osservo la gente in strada. Qualcuno è scalzo, molti hanno una coperta sulle spalle, alcuni sulla testa. Mentre osservo cominciano a passare macchine a velocità sostenuta in direzione dell'Aquila, in pochi istanti la strada (un rettilineo di circa 2 km) è totalmente invasa e a senso unico. La velocità è eccessiva, un tamponamento o una sbandata e vien fuori una strage. Impossibile uscire dal cancello. Rientriamo in casa e accendiamo PC, apparato VHF e il televisore. Dal sito del INGV risulta una magnitudo Richter 5.8 (circa ottavo grado della scala Mercalli) con epicentro al bordo sud-ovest dell'abitato dell'Aquila, da una edizione straordinaria di un telegiornale si vedono crolli, strade inagibili e si parla già di morti, in due metri sento Giuseppe IK6DEN che stà operando sull' R1. Alcuni OM descrivono scene di crolli, centri storici scomparsi in enormi polveroni e Onna rasa al suolo. Ci sembra di capire che nessuno ha sentito la sala radio della Prefettura e che comunque non c'è ancora una stazione coordinatrice. Ci facciamo un caffè tenendo d'occhio il traffico sulla strada. Avvertiamo altre tre scosse (3.3, 3.9 e 3.4 Richter) ma non usciamo. Alle 4:37 un' altra scossa ci fa correre in giardino (4.6 Richter). Il traffico stà calando e con la collaborazione di due vicini che si sbracciano davanti al cancello riusciamo ad uscire. Dopo qualche centinaio di metri il traffico devia a destra per immettersi sulla superstrada per l'Aquila, noi ci dirigiamo a sinistra diretti a piazza Municipio, al centro di Pizzoli. Non vediamo nessuno, per terra calcinacci, vetri e tegole. Entrando nella piazza notiamo subito, sul balcone dell' edificio del Comune, le antenne montate su spezzoni di tubo infilati negli occhielli per le aste portabandiera, i cavi coassiali scendono liberi e entrano in una finestra del piano rialzato. La piazza è piena di macchine e noi parcheggiamo la nostra in una via privata, sta albeggiando. Entriamo nel Comune e vediamo subito Giuseppe IK6DEN con un'aria stanca e preoccupata. Ha lasciato la sua famiglia e i genitori in macchina in un piazzale antistante il castello Dragonetti. Intanto la terra continua a tremare. La giornata del 6 si chiuderà con 19 scosse.
 
     
     
     
 

 Le prime 48 ore.
 La Prefettura crolla alla prima scossa, il COM (Centro Operativo Misto) 1 L'Aquila, presso la sede della Sezione ARI dell'Aquila risulta inagibile, sia il COM1 L'Aquila che il DI.COMA.C. (DIrezione COMAndo Controllo) iniziano ad operare dalla ex scuola Guglielmo Reiss Romoli e la scuola della Guardia di Finanza viene destinata ad Amassamento Soccorsi. Vengono controllati i viadotti dell'autostrada Roma-L'Aquila, il coordinamento del Dipartimento della Protezione Civile diventa operativo alle 6:40, dichiarato lo stato di emergenza nazionale il DI.COMA.C. viene spostato presso la scuola della Guardia di Finanza e la stazione che Giuseppe IK6DEN ha installato presso il Comune di Pizzoli, dopo essere stata per alcune ore una stazione di riferimento, diventa la stazione del COM3 e il Comune, per alcuni giorni, non potrà svolgere le sue funzioni. Tutti i locali del Comune vengono, in meno di due ore, occupati da militari,  dalle forze dell'ordine, dalla Protezione Civile Nazionale, dai VVF, dalla Croce Rossa e da altre istituzioni e organizzazioni. Il ritmo delle comunicazioni via radio aumenta, disposizioni e richieste diventano pressanti. Nonostante questo troviamo il modo per accordarci con Giuseppe circa i turni. Noi faremo dalla mattina sino alle 22/23 e lui farà la notte. Cominciamo con fare una scappata a casa per farci due panini e prendere qualche arancia. Questo è quanto mangeremo intorno l'una seduti davanti alle apparecchiature.Torniamo al COM 3 e "licenziamo" Giuseppe IK6DEN. Le prime richieste sono informazioni sui punti di raccolta, poi cominceranno le richieste di medicinali e tende.
Due fatti che non dimenticheremo:
- Una persona si presenta a noi e si dichiara disposto a trasportare e manovrare il suo escavatore da 50 tonnellate ovunque sia necessario. Chiediamo a tutte le autorità presenti al COM3, non necessita, chiediamo al DI.COMA.C. Viene indirizzato al Comandante dei VVFF presenti a Paganica.
- Un COM chiede "A chi vanno consegnati i cadaveri ?" Per una decina di secondi tutte le stazioni sono rimaste in silenzio.
 Tra le richieste di medicinali risaltano quelle per persone con malattie croniche e le richieste di latte per neonati che non tollerano il latte materno. Uno in particolare di difficile reperibilità perché il genere di intolleranza è molto raro. Un COC ci trasmette una richiesta urgente di solo 6 medicinali e aggiunge che c'è già un' ambulanza pronta a recarsi ovunque siano disponibili. Mimma, forte del fatto che in nessuna farmacia della zona terremotata si pagano i medicinali, prende l'elenco e si reca alla farmacia di fronte al COM3. Torna con i medicinali in una scatola, segnaliamo la disponibilità e dopo circa 30 minuti arriva l'ambulanza. L'infermiera, mai vista prima, ci abbraccia e ci lascia la richiesta firmata da un medico, richiesta immediatamente consegnata alla farmacista. Sembra esserci un po' di respiro, prendiamo i due panini preparati a casa, qualcuno ci porta una bottiglia di acqua minerale e due bicchieri. Mangiamo prima Mimma poi io. Mentre mangio esamino gli appunti presi. Non sappiamo se i COM sono tutti coperti, ma sappiamo che noi abbiamo molti comuni scoperti, non ci sono operatori, mi auguro che arrivino presto da altre zone d'Italia, penso alla notte che passeremo dormendo in macchina ecc.ecc. Un po' demoralizzato esprimo il desiderio di un caffè. Mentre rimettiamo ordine sul tavolo dove abbiamo consumato il lauto pasto di cui sopra, una distinta signora bionda mi mette davanti un caffè, il tempo di dire "grazie"e già si è allontanata. Si intensificano le richieste di tende, di coperte e di WC chimici. In alcuni campi le tende ci sono, ma non ci sono sufficienti squadre addette al montaggio, due camion carichi di tende sono bloccati da massi caduti sulla strada (la terra continua a tremare). Le richieste di pannolini per bambini e omogeneizzati possono essere evase rapidamente mentre il montaggio delle tende proseguirà per tutta la notte, in alcuni casi con l' illuminazione dei fari di camion e di altri veicoli. Il sindaco fà portare in Comune un discreto numero di panini con prosciutto e mentre noi ne prendiamo due dice "E' il minimo per rimanere in piedi" e ne addenta uno anche lui. Arriva Giuseppe IK6DEN. Ha l'aria meno preoccupata rispetto al mattino e dopo un rapido scambio di informazioni ci auguriamo la buona notte con sguardi più eloquenti di qualsiasi discorso. Guido adagio, mi sento gli uccellini nelle orecchie. Arrivati a casa metto la macchina in giardino, ma lontano dalla casa e vicino al cancello, apriamo la porta d'ingresso e Greta ci assale con il suo modo di manifestare gioia, non l'avevamo mai lasciata sola una intera giornata, non ha né mangiato né bevuto.La mandiamo in giardino per le sue necessità fisiologiche intanto noi indossiamo gli indumenti che solitamente usiamo in casa, Greta rientra annusa pantaloni e scarpe, si convince che rimaniamo e và a mangiare. In macchina abbassiamo gli schienali e togliamo il ripiano che c'è tra il bordo superiore dello schienale posteriore e il bordo inferiore del lunotto, nel bagagliaio mettiamo il materassino di Greta, sui sedili due pesanti coperte matrimoniali ripiegate entro cui ci avvolgeremo e altra pesante coperta matrimoniale aperta per coprire tutti e due. Greta osserva da sopra lo schienale posteriore. Saliti in macchina ci togliamo le scarpe, sistemiamo le coperte e la testa di Greta scompare, dopo poco comincia a russare. Noi crolliamo, ma non è un sonno riposante. Ore 23:56 una scossa 3.8, Mimma mi chiede se ho sentito, io rispondo seccato "Dormi". Ore 00:47 altra scossa del 3.6 ora sono proprio arrabbiato perché se non si dorme c'è il rischio di dire qualche cavolata in radio, mi appisolo. Ore 01:15 la macchina saltella e il rumore fà pensare ad un vento molto forte. Cominciamo bene il giorno 7, la scossa è stata del 4.8. Finalmente mi addormento e non sento più nulla sino a quando non mi sveglia Mimma intorno alle 7. Entriamo in casa, ispezioniamo tutto, un portacenere è a terra e altri oggetti sono fuori posto, ma la costruzione non sembra avere nuovi danni. Acqua fredda in faccia, qualche biscotto, un caffè e si ritorna al COM3. Giuseppe IK6DEN ci dice che è riuscito a dormire, ma solo per poche ore. Mentre ci salutiamo arriva una chiamata dal DI.COMA.C. che esegue di fatto un appello. Nuove richieste di tende, coperte, stufette, lampadine, medicinali, pannolini e pannoloni a mutanda. Ci aspettavamo qualche sollecito per richieste del giorno precedente, nulla del genere. Da un campo ci chiedono un certo tipo di colla per riparare le tende pneumatiche. Di questo passo si arriva intorno alle 11 e, da un COC, giunge una richiesta urgente di una unità mobile di rianimazione. Sappiamo che presso il campo di Pizzoli ne staziona una. Mentre cerchiamo di contattare un responsabile del campo dobbiamo scappare all'aperto. Un forte schiocco e una scossa mista, sussultoria e ondulatoria. Mista è anche la nostra paura, paura per la scossa e paura per aver lasciato in sospeso una richiesta urgente. Sono le 11:26 e la scossa è stata di 4.7 Richter. Siamo i primi a rientrare, ma per quasi 2 minuti non riusciamo a sentire nessuno né telefonicamente né per radio. Mentre io rispondo al DI.COMA.C. (che esordisce "Che botta ragazzi") Mimma ottiene risposta dal responsabile del campo che fornisce subito il numero di cellulare del medico a bordo dell'unità di rianimazione. Forniamo tale numero al COC che ci ha fatto la richiesta spiegando che deve essere un medico a telefonare all'unità di rianimazione. Alle 12:30 arriva qualcosa che alza il morale di tutto il COM3. PASTI CALDI. Primo, secondo con contorno, pane e frutta. Ogni pietanza è confezionata in vaschette sigillate. Sono caldi e si riveleranno anche buoni. In pratica l'intero COM3 si divide in due, un gruppo mangia per primo dove può e l'altro continua il proprio lavoro. Io prendo le varie vaschette (prendendo 2 primi) e vado nella sala riunioni dove ci sono tovaglioli, bottiglie di acqua minerale, bicchieri in plastica e confezioni di posate in plastica. Ho divorato, non mangiato. Alla mia destra e di fronte mi accorgo di avere due tenenti colonnello, uno dell'Aeronautica l'altro dell'Esercito. Al ritorno al posto radio Mimma mi dice "Mi hai lasciato qualcosa? Ho fame". Ritornerà con un' aria soddisfatta e mi rendo conto che se vogliamo essere utili dobbiamo mantenerci efficienti. Mi manca un caffè. Mi alzo, percorro il corridoio e vedo alcune persone con in mano bicchierini con caffè, chiedo dove lo hanno preso e mi indicano la porta accanto alla nostra postazione radio. Si tratta del locale che prima era l'ufficio della polizia municipale, entro e vedo la signora bionda, che il giorno prima mi aveva portato un caffè, che simpaticamente mi chiede se "per caso" desidero un caffè. Alla mia risposta affermativa si gira e noto una macchinetta a cialde. Pochi secondi e mi porge il bicchierino indicandomi due scatole, in una ci sono bustine di zucchero, nell'altra bustine con i cucchiaini. Ringrazio, una breve conversazione mentre sorseggio il caffè e scopro che è un viceprefetto. Mentre esco mi dice "Guardi che questa macchinetta è per tutti quelli che lavorano in questo COM". Dal DI.COMA.C. arriva un avviso che ci lascia perplessi. Gli elicotteri in volo sono stati autorizzati a chiedere assistenza, in caso di necessità, alle stazioni radioamatoriali sui 2 metri. In un campo necessitano tavoli e panche per 120 persone, in un altro,completo di tutto, mancano le normali lampadine attacco E27. Il campo di Capitignano ci segnala di non avere la frutta per il pranzo. Avevamo sentito che in altro COM vi era una eccedenza di arance. Chiediamo conferma. L'eccedenza viene confermata e ci viene detto che qualunque campo può andarsela a prendere purchè si presenti con un camion. Il campo di Capitignano avrà arance per tre giorni. Alla periferia dell' Aquila e su alcune strade che portano alla città il gran numero di colonne di donazioni, rallenta le colonne dei soccorsi. Per circa 24 ore vengono fermate le colonne di donazioni e si lasciano avanzare, oltre le colonne dei soccorsi, solo i camion che trasportano generi di prima necessità. Altre richieste di tende, coperte e medicinali. Arriva la cena calda, ma non solleva come il pranzo. Più o meno tutti i presenti al COM3, sono concordi nel dire che non è un problema di mezzi, ma di uomini. Non siamo gli unici, nonostante gli ultimi due pasti caldi, a chiedersi per quanti altri giorni potremo andare avanti. Operando su tre frequenze bisognerebbe essere in tre durante il giorno e due durante la notte inoltre abbiamo molti Comuni scoperti. Giuseppe IK6DEN appena giunto ci mostra, utilizzando un PC della polizia municipale, l'appello da lui inoltrato in rete. Sostanzialmente "Servono operatori". Il problema non è solo del COM3 Pizzoli, ma di tutta la zona terremotata. Con questa constatazione auguriamo a Giuseppe buon lavoro e lui ricambia con un eloquente sorriso "Buon riposo". Andiamo a casa. Greta non ha né mangiato né bevuto, ma è pazza di gioia nel rivederci. Ci sentiamo in colpa, ma che possiamo fare? I vicini hanno i loro problemi, hanno paura, la maggioranza si è trasferita al campo, i pochi rimasti dormono in macchina, non possiamo certo portarla con noi al COM3. Tutto come la sera precedente, ci diamo la buona notte augurandoci di non avere problemi di salute. Brutta nottata. Ore 00:56 una scossa 4.3 Richter, ore 1:18 altra 3.3, ore 2.52 ritorna la paura 5.1 poi 4.2, 3.1, 4, ore 6:43 3.7. Accidenti, ma perché non ce ne andiamo anche noi in albergo sulla costa? E' il terzo giorno che non facciamo una doccia, è il terzo giorno che non ci cambiamo, è il terzo giorno che non mi faccio la barba, è il terzo giorno che non ci laviamo i denti, ma siamo vivi, sani, non abbiamo perso nulla e nessuno e siamo insieme. Queste le considerazioni che facciamo nel percorso casa - COM3.


                    
  La canadese 3 posti, nel nostro giardino, dove abbiamo dormito per 8 notti.
  Il cavo sulla destra, proveniente da casa, alimentava un termoventilatore.

     Il DI.COMA.C. nel palazzetto dello sport della Scuola Ispettori della G.di F
.
   
     Un lato del piazzale antistante il DI.COMA.C
Sistemi satellitari delle FF.AA. e sullo sfondo l'unità radio-mobile della Sez. ARI di Pescara.
Una postazione radioamatoriale dalle prime ore e per diversi giorni. IZ0EJP Alessio ha operato così, dormendo in macchina, con temperature di - 2,5°.


Una sintesi dei giorni seguenti
 Arriva il primo e unico sollecito, la colla per riparare le tende pneumatiche.Tale colla risulterà poi già sul posto, ma il personale addetto allo scarico dei camion, non sapeva chi l'aveva richiesta. Continuano le richieste di tende, coperte, stufette a cui si aggiungono richieste di cavi e gruppi elettrogeni da 120 kW. Le due succursali bancarie presenti a Pizzoli riaprono, a L'Aquila entrano in funzione 3 uffici postali mobili. Le previsioni meteo non promettono nulla di buono. In molte zone la notte si và sotto zero. Per fare in fretta alcuni campi non vengono preparati con il fondo di ghiaia. Noi dormiremo sei notti in macchina, poi un amico di Roma ci fà avere una canadese tre posti e due materassini pneumatici. L'arrivo di due OM da Battipaglia ci dà il tempo di montare la tenda in giardino. Prendo la prolunga del tosaerba elettrico e porto l'alimentazione per un termoventilatore nella tenda. Finalmente si dorme con il corpo disteso. Le scosse continuano, ma disturbano solo le più violente, quelle al di sotto di 3.5 Richter non le sentiamo. E' previsto un ulteriore peggioramento delle condizioni meteo. Il lavoro nei campi si intensifica. Il traffico di elicotteri sembra aumentare anche di notte e spesso ci svegliamo al passaggio di un elicottero a bassa quota. Visita di Bertolaso. Ogni tanto piove. Il COM3 si trasferisce nell'edificio delle scuole elementari. Noi, cinque OM, impiegheremo circa due ore dal momento della chiusura delle comunicazioni al momento della ripresa. Il Comune può riprendere le sue funzioni. La scossa di Ascoli Piceno costringe le squadre dei VVF e del genio civile provenienti dalle Marche a rientrare, saranno sostituite da squadre provenienti da altre regioni. Comincia a piovere forte e la notte, in tenda, non riusciamo a dormire per il rumore. Sembra che sulla tenda cada ghiaia e non acqua. La mattina entro nell' ufficio dove sono le squadre dei VVF e del genio civile addette ai controlli di agibilità e mi metto in lista. I componenti di una squadra (2 ingegneri del genio civile e 1 dei VVF) incuriositi dalla presenza di Mimma alla stazione radio mi pongono qualche domanda. Saputo che eravamo marito e moglie e che dormivamo in una canadese mi chiedono "Vogliamo andare subito?" Non mi sembra vero, esco comunico la cosa a Mimma e agli altri 2 OM i quali ci dicono "Ma state ancora qui?". Mimma ed io con la nostra macchina e dietro una vettura dei VVF. A casa comincia un' accurata ispezione esterna, poi in cantina quindi in casa. Terminato il giro si siedono al tavolo in cucina, compilano una scheda e stendono il rapporto conclusivo..... la casa è agibile, non ha subito alcun danno strutturale, potrò chiedere al Comune copia della scheda tra 2 mesi. Mimma ed io siamo quasi euforici, stasera nel nostro letto, ma la terra, con due belle scosse, ci fa cambiare idea, altra notte in tenda. In radio si continua con le richieste di ogni genere. Piove sempre forte. Il disagio nei campi aumenta, si scavano canaletti intorno alle tende e, in alcuni campi è necessario usare le pompe per svuotare i punti di raccolta delle acque a bordo campo. In alcune tende comincia a filtrare acqua dalle cuciture dei finestrini. Due campi vengono spostati in fretta e furia perché il fiume Vomano stà esondando in un punto e potrebbe esondare in altre due zone. Due colline vengono imbiancate da una violenta grandinata. La quantità di grandine caduta su alcune strade statali richiede l' intervento degli spazzaneve e la temperatura si abbassa ovunque. Nei campi, ovunque possibile, viene steso uno strato di ghiaia e vengono posate grelle in plastica. Il terreno non assorbe più, l'acqua supera i circa 10 cm di ghiaia e i 5 cm di grella. Solo il sistema dei canali sembra servire a qualcosa. Il lago di Campotosto, tra i più grandi laghi artificiali d' Europa, nonostante le chiuse siano state aperte dopo la prima scossa, stà mantenendo inalterato il suo livello. Terremotati, alluvionati e.... la terra continua tremare. Smette di piovere. Visita di un generale e, il giorno successivo, di un capo di stato maggiore. Da diversi segnali ci accorgiamo che le cattive condizioni meteo hanno causato, nella macchina dei soccorsi, qualche ritardo solo in alcune attività con conseguente rinvio della fine emergenza per i radioamatori (doveva chiudersi il 27 aprile, si chiuderà il 1 maggio).
Mimma ed io vogliamo ringraziare tutti gli OM che sono venuti ad aiutare l'aquilano affrontando il freddo e altri disagi, con il proprio veicolo, con le proprie apparecchiature, con le proprie capacità tecnico-operative, ma sopra tutto, con la voglia di rendersi utili e ................. cribbio se siete stati utili.

 
 
Nella prima sede (Comune) del COM 3. In piedi da sinistra IZ8KZN Angelo (Battipaglia), una volontaria di P.C. (Pizzoli), IK6DEN Giuseppe (Pizzoli), IW8EEL Antonello (Battipaglia), seduti IW6MKI Ubaldo e I6YOT Mimma (Pizzoli).

 
Cartina dei COM. Il primo a sinistra, l'unico diviso in due, è il COM3 Pizzoli. 504 kmq con 10 comuni e 39 campi (o tendopoli).


Noi e IZ0EJP Alessio, primo a destra (da Roma) con un gruppo di radioamatori lombardi che hanno mantenuto i collegamenti con noi da altri Comuni e campi del COM3. Foto ricordo dopo aver ritirato l'attestato di partecipazione all'emergenza.   
 

La nostra postazione nella II^ sede del COM3. In piedi IK6DEN Giuseppe, seduti da sinistra IZ0EJP Alessio (Roma), I6YOT Mimma e IW6MKI Ubaldo. 

Le cose indimenticabili.
- I 24 secondi che sconvolgono l'aquilano con 308 morti, oltre 1500 feriti, 65000 sfollati e danni stimati in oltre 10 miliardi di Euro.
- Una sconosciuta signora non più giovane entra nel COM3 si avvicina a noi e dice "Grazie per quello che state facendo".
- Il particolare rapporto di stima, di amicizia, di cameratismo e di rispetto reciproco nato nel COM3 tra tutti, dal caporale al tenente colonnello coordinatore del COM3, dal dirigente della Protezione Civile Nazionale all'infermiera, dall' elicotterista all'ausiliario della Guardia Costiera, dai carabinieri ai vice prefetti, dai boy-scout alla G.di F., dal sommozzatore al geologo, da …… l'elenco è lungo. Una settimana dopo la fine della nostra emergenza siamo andati al COM3. E' stata una festa. Ci siamo lasciati con scambi di indirizzi, numeri telefonici e con la promessa di ritornare a trovarli.
- IK6DEN Giuseppe. Ci conosciamo di persona da oltre 20 anni, è suo il merito-colpa del nostro trasferimento a Pizzoli, abbiamo fatto alcune cose insieme e altre ognuno per fatti propri, qualche volta ci siamo trovati persino in disaccordo, ma chi sà come e perché quando c'è da fare sul serio siamo sempre noi tre e questa volta abbiamo fatto sul serio davvero. Dalla mattina del sei aprile a mezzogiorno del 1 maggio (un paio d'ore per sbaraccare tre stazioni). I primi giorni lottando con il sonno, con la fame e con le nostre tende, in un COM diviso in due zone, con 10 comuni e con oltre 30 campi. E' vero che abbiamo avuto anche noi altri OM che ci hanno fatto respirare quando stavamo quasi per crollare, ma in quei giorni ci siamo concessi qualche ora di sonno in più, mangiavamo quasi da persone normali (senza ingozzarci con l'imbuto) abbiamo potuto dedicarci alle pulizie personali e degli indumenti, ma non abbiamo mai mollato il COM3. Tutto questo con la terra che tremava e continua a tremare.

Noi ?
Mai avremmo immaginato di arrivare all'età di 72 anni per fare i campeggiatori nel nostro giardino con una canadese tre posti.
Desideravo (Ubaldo) perdere peso, ma perdere nove chili in questo modo …………..


Ripresa aerea del campo di Pizzoli eseguita nei primi giorni successivi al sisma.
Sono indicate la posizione dell'elettrodotto, la ZAE (Zona Atterraggio Elicotteri), le direzioni di atterraggio e relative coordinate.
Il campo ha un tendone mensa (luogo di intrattenimento al di fuori degli orari per colazione, pranzo, cena) con  cucina autonoma, un PMA (Posto Medico Avanzato), stazionano in permanenza una unità mobile di rianimazione, due ambulanze e alcune "AUTOMEDICA".



                                                                                             Il D.P.C. chiede ancora la presenza dei radioamatori.

  Ci viene chiesto di presidiare, H24, il posto radio nei periodi dal 6 al 13 giugno (votazioni), dal 20 al 27 giugno (referendum), dal 4 al 11 luglio (G8). Il posto radio è costituito da un nostro apparato VHF e da 2 apparati del Dipartimento di Protezione Civile che operano su frequenze non radioamatoriali. Il modus operandi non è il nostro, ma ciò che conta è sentirsi utili. Con noi c'è l'ormai inseparabile IZ0EJP da Roma e IK6DEN Giuseppe non manca di farsi sentire in radio e di venirci a trovare ogni tanto.
 Il traffico in radio si è notevolmente ridotto e prevalgono comunicati e informazioni. Emergenze poche. Qualche es
empio. Due campi, causa la rottura di una condotta, rimangono senza acqua. Intervento di autobotti dei VV.FF e riparazione della condotta in poche ore. Un tentativo di stupro stava per concludersi con un linciaggio, ma il rapido intervento dei C.C. ha evitato il peggio. Un anziano signore scompare da un campo, stava per scattare la caccia all'uomo con un elicottero, ma poco dopo viene rintracciato nella campagna circostante. Desiderava solo farsi un passeggiata in solitario. Un incendio in una discarica, un paio di risse,  qualche episodio di sciacallaggio..........e inizia l'organizzazione del G8.
 Lo sciame sismico si stava attenuando e alcune centinaia di famiglie, con la casa agibile, erano gradatamente rientrate nelle loro abitazioni, ma la scossa del 22/06 (ore 22,58) le ha fatte ritornare in massa nei campi creando problemi che hanno richiesto una mobilitazione abbastanza simile alla giornata del 6 aprile. Un ricovero per anziani necessita dell'intervento dei VV.FF. perchè il portone  e alcune porte interne si sono bloccate e una ragazza rimane ferita cadendo per le scale mentre scappava all'aperto.
 Da giorni, in vista del G8, sono in corso lavori di ampliamento e ammodernamento dell'aeroporto di Preturo, ampliamento e miglioramenti delle vie di accesso all'aeroporto e alla Scuola Ispettori della Guardia di Finanza, si cominciano a vedere reticolati, barriere e le forze dell'ordine in continuo aumento. Un pomeriggio il servizio di telefonia fissa isola completamente Pizzoli e altri comuni del COM 3. Il pensiero và subito a qualche sabotaggio, ma dopo pochi minuti ci viene comunicato che si tratta di un incidente. Una ruspa ha tranciato un fascio di fibre ottiche. Il servizio telefonico ritornerà alla normalità la mattina successiva. Una notte, dall'esterno della recinzione, vengono lanciati in mezzo alle tende di un campo alcuni petardi che creano panico tra le famiglie dormienti. Si scoprirà che si è trattato di una bravata di un paio di ragazzi........e finalmente inizia il G8 nella Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza.
 

  

 Dall' 8 al 10 luglio: 27 Capi di Stato e di Governo, 39 delegazioni, 5000 delegati e 3600 giornalisti accreditati, piu i vari servizi di sicurezza personali. Il pomeriggio del 10 ci si aspettava qualche incidente diplomatico perchè tutti, dall'Areoporto dei Parchi, volevano decollare per primi. Ammirevole i lavoro della torre di controllo che ha diretto i decolli evitando  che qualcuno si stizzisse.
 Da tempo ci veniva chiesto di andare alla sala radio in DI.COMA.C., ma l'idea di lasciare il COM 3 Pizzoli non ci piaceva. Decidiamo di rimanere ancora tre periodi, l'ultimo dal 15 al 22 agosto e comunichiamo le nostre intenzioni al coordinatore del COM 3 Col. Di Fullio.

     Due dei vari attestati
ricevuti, uno per ogni
periodo
.

 
  A sinistra.    In vista del G8 sono stati
rilasciati i pass e relativi lacci visibili in foto.
 I pass degli altri periodi erano senza foto, il laccio non aveva alcuna dicitura e non erano plastificati,  ma solo infilati in un normale porta pass.

 

 A destra.   Foto con dedica del Colonnello coordinatore del COM3 Pizzoli.
La terza stelletta comparirà sull' uniforme alcune ore dopo lo scatto di questa foto eseguita durante un pranzo-rinfresco per festeggiare la promozione. La cerimonia ufficiale si è svolta altrove.

 

   
 

 Terminato l'ultimo periodo al COM 3 organizziamo, per il 25 agosto, un rinfresco di commiato nella sala riunioni. Prende subito la parola il Col. Di Fullio che ci consegna, a titolo personale e per conto di tutto il COM 3, il "foglio di congedo illimitato", un quadro firmato Noi...quelli del C.O.M. 3 e un cartoncino con dei versetti di Maria Teresa di Calcutta recante sul retro le firme di tutti i componenti il COM 3. A fine rinfresco foto ricordo con coloro che sono potuti rimanere.
 Raccontato cosi sembra una cosa un pò fredda, ma sia Mimma che io abbiamo avuto dei momenti in cui non riuscivamo a parlare.

 
 
   
  



DI.COMA.C.

 La mattina del 29 agosto, mentre andavamo verso la Scuola della G. di F., per l'ennesima volta parliamo di ciò che ci aspetta. La sala radio DI.COMA.C. è la capomaglia della rete costituita da 7 COM (compreso il COM3 Pizzoli), con 57 comuni e oltre 100 campi, al COM3 avevamo solo 10 comuni e 30 campi. Espletate le formalità all'ingresso carraio della Scuola (si tratta di complesso militare esteso su 47 ettari di superficie) sempre con la nostra macchina ci rechiamo all'edificio che ospita la DI.COMA.C. L'accoglienza riservataci, in particolare da parte del responsabile della funzione 7 TLC Col. Castiglione, ci dimostra che eravamo noti e attesi. Il passaggio delle consegne non avviene, come di consueto, in un'atmosfera seria, ma in tutta allegria e a noi, pur non essendo mai stata pronunciata la frase "avete carta bianca", di fatto ci viene data.
 Un esame delle documentazione consegnataci e qualche passaggio in radio ci fornisce un quadro non bello, ma che ha poco a che fare con quelle che erano le nostre preoccupazioni circa il numero dei COM e dei campi. Nei campi e in molti COM non ci sono piu radioamatori e la DI-COMA.C. ha consegnato i propri apparati (non radioamatoriali e non operanti su frequenze amatoriali) a persone fidate, ma totalmente a digiuno di come si opera in radio in generale e, in particolare, in una maglia così estesa e numerosa. Non potendo certo metterci a dare lezioni di operatività in radio abbiamo preferito attendere gli errori e provvedere alle debite correzioni. In pochi giorni, con poche diplomatiche lavate di testa e solo due rimproveri duri (fatti da Ubaldo), l'operatività e la disciplina nella maglia erano decisamente migliorate, la simpatia che in radio riscuoteva Mimma ha completato l'opera.
 L'attività prevalente del D.P.C. mira a sistemare tutti i terremotati in una vera abitazione prima dell'arrivo delle basse temperature preinvernali, quindi riparazioni delle case leggermente lesionate e di quelle che possono essere rese agibili con lavori di durata inferiore ai 90 gg. , completamento del progetto C.A.S.E. e dei M.A.P. Con l'inizio del rientro nelle proprie abitazioni di diversi nuclei familiari alcuni campi si riducono a poche decine di persone. La nostra attività in radio ha a che fare con gli accorpamenti di campi semivuoti in unico campo, con la chiusura dei campi e con altre necessità connesse allo smontaggio e al recupero dei materiali dei campi vuoti.
 La Piazza d'Armi della Scuola Ispettori della G. di F. è stata ribattezzata Piazza"6 aprile 2009" e ha visto funerali di Stato, è stata il centro del G8 e il  centro di ogni attività connessa con i soccorsi e con la ripresa. Il 6 settembre sarà anche Teatro con il concerto di Riccardo Muti che concluderà la serata indossando la maglia della Protezione Civile e dirigendo l'Inno di Mameli.
 Il 29 settembre il Presidente del Consiglio On. Berlusconi consegna i primi 400 appartamenti ad altrettanti nuclei familiari. Tali appartamenti fanno parte del progetto C.A.S.E. (Complessi Antisismici Sostenibili Ecocompatibili) e sono stati realizzati in 110 giorni. Dopo la consegna verrà a pranzare alla mensa della DI.COMA.C.
 I campi si chiudono sempre più rapidamente e comincia a chiudere anche qualche COM. Il 3 ottobre la copertura radio non ha più ragione di esistere e noi, ormai stanchi, torniamo a casa con un bagaglio di esperienze, conoscenze e gratificazioni che mai avremmo immaginato di accumulare. Dopo alcuni giorni di riposo (leggi ozio) ci siamo dedicati alla prassi burocratica per le riparazioni alla nostra abitazione.

 

 

 


 Visita in sala radio della Dott.ssa Titti Postiglione

 

DI.COMA.C. sala radio. Al centro dietro il resposabile della funzione 7 TLC Col. Castiglione con 2 suoi collaboratori, davanti noi con 4 OM, 3 lombardi e un romano.

 

Nel corso del G8 i potenti del pianeta si spostavano, all'interno della Scuola della G.di F., con questi veicoli elettrici.

 

 
Sopra. Dal n° 23 del periodico ABRUZZO E NOI edito dal D.P.C. per l'Abruzzo.  A destra omaggi floreali per Mimma; in alto da un appartenente alle FF.AA., in basso da un OM lombardo.

 

 

 Sotto quanto pervenutoci a dicembre 2011.

 

PAGINA AGGIORNATA IL 22/03/2012

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